IL PROGETTO EDUCATIVO
L’Alpinismo Giovanile ha lo scopo di aiutare il giovane nella propria crescita umana, proponendogli l’ambiente montano per vivere con gioia esperienze di formazione.
Il Giovane
è il protagonista delle attività di Alpinismo Giovanile e pertanto non si può prescindere da una dimensione educativa. Si identificano tre fasce di età, con caratteristiche ed esigenze omogenee all'interno di ciascuna fascia: I fascia: 8-11 anni; II fascia: 11-14 anni; III fascia: 14-17 anni. Questo non vieta che alcune proposta possano essere trasversali per tutte le fasce, anche se è auspicabile che alcune proposte possano essere mirate affinché possano essere maggiormente di valore educativo;
L’Accompagnatore
è lo strumento tramite il quale si realizza il progetto educativo dell'Alpinismo Giovanile. Per far sì che si possa instaurare un reciproco rapporto di fiducia, presupposto irrinunciabile per ogni percorso formativo, l'Accompagnatore dovrà essere figura di riferimento che segue i ragazzi con continuità. Al fine di poter valutare in modo efficace la proposta di attività da proporre ai ragazzi nonché garantirne la massima sicurezza tecnicamente possibile, l'Accompagnatore dovrà essere formato in modo adeguato da svolgere in prima persona l'attività di accompagnamento. Pur essendo nelle sue facoltà ricorrere a collaborazioni con altri Titolati C.A.I. o Guide Alpine per completare il team tecnico relativo all'attività programmata, è l'Accompagnatore colui che conosce i ragazzi direttamente ed il riferimento per essi: sarà lui il solo preposto alla progettazione dell'attività e a seguire i propri ragazzi nel percorso sia ambientale di montagna che, più in generale, formativo di crescita.
Il Gruppo
come nucleo sociale, è il campo di azione per l'attività educativa; le dinamiche che vi interagiscono devono orientare le aspirazioni del giovane verso una vita autentica attraverso un genuino contatto con la natura. La vita di gruppo deve essere orientata alla convivenza rispettosa e accogliente, insegnare a prendersi cura delle debolezze di ciascuno come punto di forza del gruppo. Al fine di raggiungere questi obbiettivi di formazione sociale della persona, le attività si svolgono prevalentemente senza la partecipazione delle famiglie.
L’Attività
con cui si realizzano questi intendimenti è essenzialmente, la frequentazione della montagna, in tutti i suoi aspetti e in diverse stagioni finalizzato verso obiettivi didattici programmati incluso come imparare a muoversi in sicurezza nelle diverse situazioni nel rispetto dell'ambiente geografico (naturale e umano).
Il Metodo
di intervento si basa sul coinvolgimento del giovane in attività interessanti, divertenti, di scoperta stabilendo con lui un rapporto costruttivo secondo le regole dell'imparare facendo e fare per imparare.
L’Uniformità’
Operativa delle Sezioni nell'ambito dell'Alpinismo Giovanile è presupposto indispensabile perché si possa realizzare il progetto educativo del Club Alpino Italiano.